Restauro d’arte e restauro estetico funzionale

Concettualmente il restauro può essere diviso in due tipi:

  • Restauro per opere d’arte da museo:

    Questo tipo di restauro è rivolto alle opere d’arte da porre poi in un museo o mostra. Mira a conservare il pezzo, ne evidenzia gli interventi allo scopo di assicurare all’osservatore l’autenticità di ogni sua parte. Esclude ogni manomissione a livello formale. Ad esempio il pezzo riparato riacquista il suo aspetto tecnico-formale, ma le reintegrazioni non sono mascherate, quindi gli interventi risultano evidenti.

  • Restauro Estetico -funzionale:

    Questo tipo di restauro è quello che viene praticato ad ogni tipo di mobile antico. Si opera quindi nel pieno rispetto delle caratteristiche strutturali del pezzo prefiggendosi di dare all’oggetto, anche nei minimi particolari, l’aspetto originario facendo ricorso il più possibile a tecniche di lavorazione e materiali utilizzati al tempo della costruzione del pezzo stesso. Le riparazioni saranno nascoste il più possibile, le sostituzioni di parti limitate al massimo e solo in caso di impossibilità di riparare o ripristinare la parte originale ( ad esempio un particolare che è andato perduto), la funzionalità sarà ripristinata.


La finitura del mobile tiene conto innanzi tutto di quella che era o dovrebbe essere stata la finitura originale, va ripristinata (non con l’uso di miracolosi prodotti sintetici), quando è ormai compromessa e si decide di eseguirla ex-novo si deve tener conto logicamente dell’epoca e dell’origine dell’oggetto (la gommalacca prima del XVIII Sec. non era di dominio pubblico) deducendo così quale sarà stata la finitura originale.

 

Metodi di intervento Restauro d’arte e restauro estetico-funzionale Le fasi del restauro