Come si recupera un tavolo antico?

I tarli sono degli insetti decisamente fastidiosi, in quanto si nutrono del legno e quindi possono prendere di mira il nostro amato e prezioso mobilio. Esistono diverse tipologie di tarli e, un mito da sfatare, risiede sul fatto che siano golosi di legno antico. Questo tratto è, infatti, parzialmente veritiero, in quanto questi insetti non amano né il legno giovane, né il legno anticato. Essi adorano il legno asciutto, in quanto possono scavare con facilità i tunnel dove alloggiano. Sebbene un ambiente privo di umidità sia ottimale per conservare il mobilio, esso rappresenta quindi l’habitat ideale per questi fastidiosi e diffusi insetti.

Come riconoscere se il tavolo è infestato dai tarli?

tavolo anticoConsiderando che la misura dei tarli si aggira dai 2 ai 9 mm, le gallerie che essi scavano sono decisamente profonde. Ci si accorge della presenza dei tarli da tre fondamentali fattori. Il primo, immediatamente visibile, è il buchetto che essi lasciano sulla superficie lignea, il secondo è la presenza di polvere sul pavimento o sulle zone attigue al mobile e la terza è il rumore, che essi emettono mentre stanno rosicchiando il nostro amato tavolo. Il ciclo vitale dei tarli dura fino a tre anni, per cui vi sono mobili che possono essere stati attaccati da poco tempo e mobili che non annoverano più la presenza di tarli, in quanto, per vari motivi, essi hanno abbandonato la vecchia dimora per cercarne una nuova e più ‘appetitosa’.

Come agire in caso di una attacco appena iniziato

Ci si può accorgere che il tavolo è tarlato dai fattori descritti e, se l’attacco è giovane e il tavolo può essere smontato facilmente, si può procedere in autonomia per porre rimedio a questa fastidiosa calamità. Innanzitutto bisogna cercare di comprendere se i tarli se ne sono andati, oppure se stanno ancora alloggiando all’interno del legno. Per comprendere questo tratto, si devono analizzare i fori e ovviamente osservare se da essi fuoriesce la polvere. Se i buchi si presentano chiari e dai bordi definiti, i tarli potrebbero essere ancora in azione, mentre se il bordo è scuro e frastagliato, è più probabile che essi lo abbiano abbandonato da tempo. Se si è stimato che l’attacco è in corso, è necessario siringare i fori con prodotti specifici, prestando attenzione ad iniettare il liquido anti-tarlo nella soluzione più adatta. In commercio esistono molti prodotti appositi, ma la saggezza popolare e l’esperienza, insegnano che si può tentare anche con dei prodotti alternativi. Fra essi si annoverano le misture di candeggina e ammoniaca, dove l’ammoniaca deve essere diluita nella proporzione di 1:5 con la candeggina. Questa pozione, così come le soluzioni di anti-tarlo commerciali, sono estremamente velenose, per cui è necessario proteggere con cura le vie respiratorie e non lasciare mai incustoditi i barattoli preparati. I mezzi naturali più impiegati, sono l’olio di zafferano, l’olio di cedro e l’apposizione di particolari bastoncini di cipresso, legno che i tarli non amano affatto. Queste soluzioni sono da considerarsi poco efficaci, in quanto i tarli, come l’universo intero, si sono evoluti e sopravvivono a questi prodotti di origine naturale. Una volta completata la stesura dell’anti-tarlo, si deve procedere sigillando dei buchetti con le apposite cere disponibili in commercio. Questa soluzione è ideale per tavoli che presentano una tarlatura leggera e che si offrono facili da smontare e da rimontare nella forma originaria.

Come agire se il tavolo si presenta seriamente danneggiato

lucidare mobileSe possediamo un tavolo di valore, che si presenta seriamente danneggiato dall’azione dei tarli, è opportuno chiedere l’aiuto di un restauratore professionista. Solo la sua esperienza e le sue conoscenze tecniche possono apportare la soluzione migliore, in quanto rischiamo di danneggiare irrimediabilmente il mobile in questione. Anche in questo caso, le tecniche sono multiple, ma consistono tutte in un’azione più profonda, votata ad eliminare ogni presenza di larve e a riportare l’elemento all’antico splendore. E’ bene affidarsi ad un restauratore esperto per una serie di motivi. Innanzitutto i tarli potrebbero intaccare le parti che sostengono il tavolo, quali ad esempio le gambe, riducendole in polvere e quindi distruggendo il mobile. Un altro fattore da considerare, risiede nella presenza di altri mobili adiacenti a quello infestato, poiché gli insetti potrebbero intaccare anche loro, per cui è preferibile agire velocemente, onde evitare una possibile contaminazione. I trattamenti professionali, si basano sul racchiudere il tavolo in una speciale protezione, dove il prodotto anti-tarlo viene liberato e lasciato agire per periodi medio lunghi di tempo. In questo modo, i vapori avvelenano i tarli in ogni porzione del mobile. L’elemento viene successivamente arieggiato con cura e sottoposto ad un mirato restauro. Alla preventiva sverniciatura, seguono infatti le opere di chiusura dei pori, il successivo carteggio e la nuova verniciatura. In presenza di elementi particolarmente pregiati e di valenza culturale, le operazioni vengono messe in opera in ambienti speciali, consoni a preservare la struttura del prezioso elemento. La scelta di affidarsi a professionisti del settore, scongiura in ogni caso la possibilità di non poter più recuperare il tavolo e, inoltre, mirano a renderlo salubre sotto ogni punto di vista.

Se l’ambiente dove si vive è particolarmente asciutto e si teme l’attacco dei tarli, è buona norma effettuare un controllo periodico del mobilio. Un piccolo aiuto può venire dall’alloggio di speciali fiori essiccati, soprattutto se i tavoli possiedono dei cassetti dove si ripone la biancheria. Su tutti, la lavanda si presenta efficace allo scopo. La migliore arma rimane in ogni caso la prevenzione e il controllo. Una valutazione professionale, messa in atto ogni sei mesi, aiuta a comprendere lo stato di salute del tavolo e offre la possibilità di poter agire in tempo se si presentano eventuali attacchi da parte degli insetti.